Swiss Virtual Expo vicino a Gen Z e Gen Alfa

GEN Z GEN ALFA – Il digitale e la multicanalità sensoriali sono diventati fondamentali per i più giovani quando si tratta di fare acquisti. La Gen Z (ovvero, i nati dal 1997 e il 2012) e la ancora più giovane Gen Alpha (ovvero, i nati dal 2011 e il 2020) sono a capo del cambiamento del mercato degli acquisti, che si dirige sempre di più verso l’esperienza e la digitalizzazione. Stando a Pambianco, con la ricerca “L’evoluzione del Consumer Engagement di domani” gli studenti del MAFED (Master in Fashion, Experience & Design Management di SDA Bocconi), in collaborazione con Salesforce, hanno indagato le nuove tendenze di acquisto e consumo. Indagine fondamentale per le aziende se vogliono attrarre le preferenze dei più giovani.
Il negozio fisico come esperienza sensoriale
Il negozio fisico si avvia a diventare un hub esperienziale per coinvolgere i clienti è non più solo un canale di vendita. La possibilità di acquistare online non rende più necessario dover comprare fisicamente, ma non si può negare il valore del portare i clienti in negozio. L’esperienza del negozio diventa allora l’elemento decisivo che lo distingue dall’acquisto online: il vedere di persona i prodotti, il personale esperto per avere un consiglio e in generale un’esperienza coinvolgente è tutto valore aggiunto.
Si crea così la necessità sensoriale di dare una voce al brand, una vera e propria “identità sonora”. Entrano così in gioco le realtà aumentate, l’intelligenza artificiale e le chatbox aziendali, tutti strumenti che creano stimoli basati sulla voce e che devono diventare un’esperienza scontata in ogni fase dell’acquisto.
Le nuove parole d’ordine: sostenibilità, comunità e gaming
La ricerca ha evidenziato parole chiave che suggeriscono alle aziende come adeguarsi per essere in linea con le aspettative di acquisto delle giovani generazioni. Tra queste, spicca la sostenibilità, come abbiamo osservato nell’articolo sui beni di seconda mano, pubblicato qui. Se prima era un “nice to have”, ora è un vero e proprio “must”, un valore che i giovani si aspettano che le aziende abbiano già nella loro offerta. Altra parola chiave è community, fondamentale per creare un senso di appartenenza al brand e fare in modo che diventi esso stesso un’esperienza in prima persona. L’idea segue quella del gaming, che i giovani conoscono già, e prevede un upscale per passare a una categoria di community sempre più elevata.
La ricerca ha sottolineato l’importanza del mondo virtuale e del Metaverso, che per la generazione Alpha ormai è la normalità. Si prospetta per i brand la necessità di entrare in quest’universo digitale – come succede già in Swiss Virtual Expo – per poter creare awareness nei giovani e dialogare con loro.
Sempre stando alla ricerca, le aziende non sarebbero ancora ben allineate e sintonizzate con le nuove generazioni, ma starebbero imboccando una buona strada. La Gen Z e la generazione Alpha hanno però una soglia di attenzione decisamente molto bassa e, quindi, servono rapidità ed efficienza per diventare brand essenziali per i giovani consumatori.
Articolo comparso su Tio, “I consumi della Gen Z e Gen Alfa”