Come utilizzare il Metaverso per fare formazione

METAVERSO FORMAZIONE – Negli anni della pandemia 91% degli studenti di tutto il mondo, cioè 1,6 miliardi di studenti di 192 paesi, hanno subito almeno una interruzioni nel loro percorso didattico. Come per gli studenti, anche i percorsi di formazione avanzata, o di perfezionamento per i lavoratori hanno subito interruzioni o sono stati totalmente cancellati. Allo stesso tempo però si è cominciato ad aprire all’istruzione a distanza, non solo tramite piattaforme di videochiamate, ma anche tramite piattaforme molto più immersive, facenti uso di tecnologie come i visori di realtà aumentata. È questo il caso del Metaverso.

Come cambia il settore educativo

La visione di scuola e di formazione in generale si sta evolvendo. Adesso si va sempre più verso non solo un luogo fisico ma multicanale che può portare gli studenti in aula anche virtualmente. Spazi di formazione più tecnologici, più profilati, più innovativi, più adatti a capire le esigenze delle famiglie, più vicini ai ragazzi, ai professionisti e ai lavoratori. A cambiare non sono quindi gli obiettivi, ma gli strumenti messi a disposizione di formati e docenti.

Le tecnologie della realtà virtuale (VR) e della realtà aumentata (AR) sono già entrate a far parte di molti settori educativi e di formazione, ma adesso stanno ricevendo una spinta in più. Spinta arrivata con la pandemia, ovviamente, ma anche dallo studio diretto che è stato fatto dei benefici che queste innovazioni portano all’insegnamento. Un ulteriore passo in avanti può essere fatto con l’accesso al Metaverso. All’interno di questa piattaforma si incontrano infatti numerose tecnologie immersive. È un luogo che non presenta barriere, se non la necessità di una connessione ad internet. Inoltre permette di dare libero sfogo alla fantasia e di ricostruire fedelmente e visitare ambienti esistenti o andati persi o di crearne di nuovi esistenti solo all’interno di esso.

Il laboratorio della Luce: la formazione all’interno del Metaverso di Swiss Virtual Expo

La FPSE è l’istituto di riferimento per la formazione professionale superiore e continua nel ramo elettrico, telematico e dell’automazione nella Svizzera italiana. Per aprirsi all’innovazione e al progresso tecnologico, la scuola intende ampliare l’offerta formativa, adeguando la proposta dei corsi alle esigenze del settore e del suo costante sviluppo.

Per assecondare questa mission la FPSE ha dato vita ad un’area altamente customizzata all’interno di Swiss Virtual Expo, il primo metaverso svizzero. Abbiamo parlato con Giorgio De Lorenzi, Presidente di FPSE che ci ha descritto le motivazioni che li hanno spinti a credere in questo progetto e in cosa consiste il Laboratorio della Luce.

“Ogni piccolo pezzo della scuola va costruito pensando che debba durare per sempre. I dettagli fanno la differenza, soprattutto nella formazione odierna, perché sono proprio quelli che spesso misurano la credibilità della scuola. La credibilità costa fatica, sacrificio, tempo. Va costruita con pazienza, equilibrio e passione. È un concetto semplice per chi l’ha nel DNA.

È per questo che FPSE grazie ad un amico si è buttata a capofitto in un progetto di realtà aumentata, e realtà virtuale, cioè ha fatto sviluppare un laboratorio della luce reale in un laboratorio della luce virtuale ma reale.

Raggiungendo questo obiettivo con Swiss Virtual Expo, e per dare maggiore peso alla nostra iniziativa, ma anche per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione utilizzando didattiche innovative provenienti dalla tecnologia 4.0, ha dato avvio a diversi progetti di realtà aumentata.

Per la scuola è un nuovo mondo, l’esigenza di sviluppare accanto alle nozioni e conoscenze teoriche anche delle competenze di natura pratica.

Il digitale possa veramente essere una leva per creare valore aggiunto e la discriminante nel medio termine cogliendo questa sfida nella realtà aumentata.

Gli obiettivi restano gli stessi, ciò che è cambiato sono gli strumenti, che devono essere conformi alle rinnovate necessità degli allievi, docenti, e a una formazione che non è la stessa di qualche mese fa, una formazione che cambierà ancora. E che avrà bisogno di scuole che sappiano adattarsi rapidamente ai mutati contesti della formazione, della didattica.”

Abbiamo pianificato altre 3 Masterclass nel corso dei prossimi mesi. Rimani aggiornato iscrivendoti alla nostra Metaletter.

#main-content .dfd-content-wrap {margin: 0px;} #main-content .dfd-content-wrap > article {padding: 0px;}@media only screen and (min-width: 1101px) {#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars {padding: 0 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child {border-top: 0px solid transparent; border-bottom: 0px solid transparent;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width #right-sidebar,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width #right-sidebar {padding-top: 0px;padding-bottom: 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel {margin-left: -0px;margin-right: -0px;}}#layout .dfd-content-wrap.layout-side-image,#layout > .row.full-width .dfd-content-wrap.layout-side-image {margin-left: 0;margin-right: 0;}